Ciao a tuttə e ben ritrovatə!
Ci siamo, finalmente!
AmericanA riparte per un altro viaggio on the road negli Stati Uniti che ci porterà da oceano ad oceano e tutto quello che c’è in mezzo…
Esce oggi la prima puntata della seconda stagione di AmericanA, ed è una puntata speciale.
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Non mi nascondo, è questo un periodo difficile per raccontare gli Stati Uniti, guidati da un presidente e un governo che hanno deciso di mostrare la faccia cattiva, di fare paura invece di dare l’esempio, di chiudere fuori invece di accogliere.
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Se mi segui dall’inizio, lo sai, il mio obiettivo con AmericanA non è mai stato quello di essere imparziale. Ho iniziato questo racconto con il preciso intento di raccontare gli Stati Uniti senza esimermi dall’esprimere la mia opinione su tematiche politiche, sociali, economiche e di diritti civili.
Già nel trailer ti dicevo come ci siano tanti aspetti della storia americana che mi rendano davvero difficile amarla, eppure il desiderio di studiarla, di raccontarla, di esplorarla fisicamente, non si è spento.
E’ anzi più vivo che mai.
E quindi eccoci qua.
Ho deciso di iniziare da una storia che per certi versi ricorda il periodo che stiamo vivendo e che racconta la New York City del 1973: Vinyl.
Quell’anno gli Stati Uniti si stanno ritirando dalla guerra in Vietnam, forse la ferita più profonda nella coscienza americana, ferita ancora aperta.
Quell’anno scoppia lo scandalo del Watergate che coinvolse l’unico presidente degli Stati Uniti ad essersi mai dimesso dalla carica: Richard Nixon.
Un presidente profondamente odiato dalla contro-cultura newyorkese degli anni ’60 e ’70 — e non solo da quella newyorkese. Per la sinistra radicale, gli artisti, gli intellettuali, i musicisti e i giovani dei movimenti pacifisti, Nixon era il simbolo del potere repressivo, della guerra, dell’ipocrisia borghese e dell’autoritarismo.
Tutto questo è ben raccontato nel documentario 1971: l’anno in cui la musica cambiò ogni cosa.
Ma tutto questo in Vinyl è solo sullo sfondo.
Creata da Martin Scorsese, Mick Jagger, dal creatore di Boardwalk Empire Terence Winter e dall'ex editor di Rolling Stone Rich Cohen, Vinyl è un'immersione viscerale ed esplosiva nell'atmosfera caotica e decadente dell'industria musicale degli anni '70.
Egoismo, appetito, sesso, droga, bugie, colpa, peccato, punizione: ci sono
tutti i temi ricorrenti di Scorsese.
Vinyl non racconta la New York patinata dei film.
Ci sono topi nei marciapiedi, blackout, scioperi, eroinomani nei parchi pubblici. La criminalità è alle stelle, il Bronx brucia, e la città è tecnicamente in bancarotta. Ci sono palazzi che crollano da soli, New York non ce la fa più.
Due anni dopo, nel 1975, il sindacato dei poliziotti e dei pompieri distribuirà ai turisti un opuscolo:
“Welcome to Fear City – A Survival Guide for Visitors to the City of New York”
Il volantino fece il giro del mondo, e divenne subito l’immagine simbolo della New York ingestibile, pericolosa, borderline degli anni ’70.
E quando un sistema urbano collassa, o si distrugge o si reinventa.
E Vinyl racconta un anno, un uomo, una città, una soglia, il momento e il luogo in cui nacque il suono che non voleva piacere.
Quello che poi venne chiamato punk.
Insieme al punk in quegli anni nasceranno il rap, la disco, l’art rock.
Tutti insieme, dalla stessa città, nello stesso momento.
E’ perciò una storia enorme e potente, una storia che infonde speranza, che è quello di cui credo abbiamo bisogno.
Perciò la esploreremo ancora mentre ci addentreremo nell’entroterra americano, torneremo indietro tra una fermata e l’altra con spin-off, interviste, puntate speciali e di AmericanA FLAVOURS, perché quella New York ha ancora tanto da raccontarci e da insegnarci..fino a che a luglio ti porterò “fisicamente” alla scoperta di quei luoghi..
E allora ripartiamo! Buon Ascolto 🎸!!!
Grazie per aver letto fino in fondo 🫶. Se hai bisogno di consigli o suggerimenti da darmi rispondi alla mail o scrivimi sui social. Se apprezzi AmericanA condividilo con gli amici a cui pensi possa interessare ⤵️
Aaaahh avevo adorato Vynil, mi sa che l'abbiamo guardata solo io e te però 😅 infatti ho visto gli occhiali da sole del mio amato Bobby cannavale e mi sono precipitata a commentare anche se chiaramente non ho ancora letto 😅😅